Prologue
L’obiettivo di questa teoria è spiegare al lettore che:
- Il debito pubblico, che si accumula come disavanzo annuale, è inevitabile e necessario perché un sistema economico funzioni;
- Solo i Paesi che abbiano un avanzo delle partite correnti o che intraprendano politiche monetarie espansive possono avere un equilibrio di bilancio nel lungo periodo;
- Non è possibile avere un avanzo delle partite correnti nel lungo periodo per tutti i Paesi nello stesso momento e provoca un disavanzo in un altro Paese;
- Non è possibile ridurre il debito pubblico senza un intervento di politica monetaria, a meno di non danneggiare il Paese vicino grazie ad un avanzo commerciale;
- Il debito pubblico è il mezzo necessario per consentire la creazione di risparmio (da parte dei lavoratori mediante i salari e degli imprenditori mediante i profitti);
- Senza ricorrere al disavanzo pubblico non vi possono essere né profitti né risparmi ricorrenti;
- Ogni tentativo di abbattere il debito pubblico senza un intervento di politica monetaria è destinato a fallire: sono infatti analoghi a tentativi mirati alla riduzione del risparmio;
- Tentativi di limitare il debito pubblico equivalgono a porre un limite al risparmio o ai profitti;
- Se si vuole creare risparmio e profitti, si deve accettare il disavanzo;
- E’ il debito pubblico che consente di creare risparmio, non viceversa;
- Il debito pubblico non distrugge le generazioni future, è semplicemente il mezzo inevitabile con cui creare risparmio e profitti oggi.
La teoria propone anche un nuovo modello finanziario, che si basa su:
- Un sistema finanziario completamente digitalizzato, senza carta-moneta;
- Un circuito chiuso di circolazione monetaria, all’interno di blocchi economici definiti (la moneta non può uscire da un dato blocco monetario);
- Ognuno di questi blocchi economici è in grado di tassare direttamente risparmi troppo elevati grazie a tassi d’interesse negativi per la clientela retail (che non può evitarli per l’esistenza dei blocchi chiusi e per la completa digitalizzazione del sistema finanziario).
I benefici di questo sistema sarebbero:
- La capacità di superare il limite zero (la situazione in cui i tassi di interesse sono prossimi allo zero e l’economia continua a essere in recessione);
- Un nuovo strumento per le banche centrali, che oggi manca, per stimolare la spesa e eliminare la disoccupazione;
- Eliminare la necessita dell’outsourcing, attraverso sussidi a particolari settori industriali;
- La capacità di eliminare la povertà e favorire la crescita economica grazie a sussidi superiori alla produttività;
- La capacità di trasferire i guadagni di produttività ai lavoratori, come ad esempio aumentando il tempo libero;
- La capacità di eliminare la disoccupazione, compensando una riduzione della produttività con i sussidi;
- Eliminare la necessità di misure di politica monetaria espansiva e quindi assicurare la stabilità della moneta e l’equilibrio delle partite correnti;
- Assicurare la sostenibilità del sistema finanziario grazie a flussi di denaro infiniti, senza la stasi provocato da eccessivo accumulo di risparmio